Carnitina
Che cos’è la Carnitina
La carnitina è un derivato aminoacidico semiessenziale non proteico, ossia non usato per formare proteine a catena corta, fondamentale nel processo del metabolismo lipidico.
La carnitina nel corpo umano
Il 98% della carnitina si trova nei muscoli e nel cuore, l’1,6% nel fegato, mentre la restante parte, nel liquido extracellulare. Nel corpo umano essa viene sintetizzata dal fegato e nel rene a partire dagli amminoacidi lisina e metionina in presenza dei cofattori (molecole che si associano per velocizzare una reazione) ferro, vitamina C, vitamina B1 e vitamina B6.
Alcuni tessuti quali cuore, muscolo, rene e fegato sono altamente dipendenti dall’energia generata dalla beta-ossidazione (processo che ricava energia dallo smaltimento degli acidi grassi), ed è dunque necessario che a tali tessuti arrivi una sufficiente quantità di carnitina per il trasporto degli acidi grassi nei mitocondri.
Quali sono i momenti di maggiore impiego della carnitina nell’organismo
Uno dei momenti in cui la carnitina svolge il suo ruolo di trasportatore di acidi grassi è in seguito allo svolgimento di attività fisica.
Pertanto, la richiesta energetica rappresenta un segnale per far si che l’organismo ricavi energia dai substrati energetici. Quando vengono utilizzati i lipidi come substrato, i grassi necessitano di essere trasportati per essere degradati e questa mansione spetta alla carnitina.
- In caso di attività aerobica gli acidi grassi liberi vengono trasportati nella cellula all’interno del mitocondrio per essere smaltiti e ricavare energia.
- In caso di attività anaerobiche intense le catecolammine secrete andranno a mobilizzare gli acidi grassi sigillati nelle cavita adipose, aprendo l’anello di pirilipina che li trattiene.
I grassi una volta liberati verranno trasportatati nella cellula muscolare all’interno del mitocondrio dalla carnitina.
Un altro caso in cui viene intensificata l’attività della carnitina è nei soggetti in forte sovrappeso o obesi, nei quali la presenza di un’elevata percentuale di acidi grassi liberi induce la carnitina ad essere impiegata come tampone per alleviare i danni.
Effetti
Riduzione della pressione del sangue
La carnitina, svolgendo un ruolo biologico fondamentale nel metabolismo dei lipidi, può influenzare la pressione sanguigna diminuendo la resistenza all’insulina. Diversi studi attribuiscono infatti alla carnitina la capacità di ridurre la pressione sanguigna sistolica (SBP) e diastolica (DBP) [1].
Riduzione dell’infertilità maschile
L’assunzione di l-carnitina da parte di soggetti maschi è risultato efficace in diversi studi per combattere l’astenozoospermia, ovvero la ridotta produzione di adeguate quantità di spermatozoi al fine della procreazione. In particolare, uno studio condotto da Andrea Lenzi dell’università La Sapienza di Roma [2] ha dimostrato un miglioramento significativo della motilità degli spermatozoi, in particolare per i soggetti con livelli basali inferiori. Stesse conclusioni raggiunte dal professor Xin Zhou, somministrando anche la acetil-l-carnitina, una forma differente dello stesso aminoacido [3].
Dimagrimento
La carnitina è in grado di trasportare gli acidi grassi liberi all’interno dei mitocondri per avviare la loro ossidazione, favorendo così il dimagrimento. In realtà tale processo ha effetti limitati sulla riduzione della massa grassa, poiché l’effetto vale per chi presenta un notevole quantitativo di acidi grassi liberi, in particolare per chi soffre di obesità.
Sarà l’organismo a stabilire quando la carnitina deve adempiere al suo ruolo di trasportatore e di conseguenza una sua integrazione in casi non necessari non porterà ad un maggior trasporto di acidi grassi e non causerà dimagrimento.
Cura della depressione
La carenza di carnnitina, in particolare nella forma di acetil-l-carnitina, gioca un ruolo non marginale nel rischio di sviluppare depressione. L’integrazione di carnitina può essere considerato un trattamento “alternativo agli antidepressivi convenzionali” [4] per curare disturbi dell’umore, “con risultati simili alla fluoxetina”.
L-carnitina e Alzheimer
Le evidenze di studi randomizzati controllati suggeriscono che la l-carnitina potrebbe rallentare il declino cognitivo della malattia dell’Alzheimer. Tuttavia servono ulteriori studi per comprenderne le dimensioni di tali effetti. Ad oggi non risulta che l’aminoacido fornisca un beneficio clinicamente significativo sulle capacità cognitive, comportamentali o funzionali dei pazienti affetti da Alzheimer, in particolare per coloro che ne sono affetti in forma grave.
Anti-invecchiamento
Se consideriamo l’invecchiamento come un malfunzionamento catabolico, ovvero di degradazione cellulare. La l-carnitina, offrendo benefici a livello di salute mitocondriale, può avere un impatto sensibile nel rallentamento dell’invecchiamento. In particolare l’integrazione di tale derivato aminoacido risulta ottenere risultati significativi nella:
- riduzione della stanchezza fisica e mentale [5]
- riduzione del dolore muscolare
- riduzione dei disturbi del sonno
- riduzione del declino cognitivo
La Carnitina negli alimenti
La fonte principale di carnitina per l’organismo è la dieta. Difatti, nei mammiferi il 75% della carnitina presente nel plasma deriva proprio da quest’ultima.
Le fonti alimentari principali sono la carne di pecora, agnello e manzo, dal cui ultimo deriva proprio il nome, e, in misura minore, latte di mucca, riso e farina.
I prodotti animali con maggiore concentrazione di carnitina sono:
Carne di pecora | 210 mg/100g |
Carne di cammello | 130 mg/100g |
Carne di agnello | 80 mg/100g |
Carne di manzo | 60 mg/100g |
Carne di maiale | 32,5 mg/100g |
Carne di coniglio | 20v mg/100g |
Carne di pollo | 7,5 mg/100g |
Latte di pecora | 10 mg/100g |
Latte di vacca | 3 mg/100g |
Latte di capra | 3,1 mg/100g |
Uova | 0,8 mg/100g |
Pesce | 5 mg/100g |
I prodotti vegetali con maggiore concentrazione di carnitina sono:
Mela | 3,1 mg/100g |
Pomodoro | 2,9 mg/100g |
Pera | 2,7 mg/100g |
Riso | 1,8 mg/100g |
Pesca | 1,6 mg/100g |
Avocado | 1,2 mg/100g |
Uva | 1,2 mg/100g |
Farina | 1 mg/100g |
Deficit di carnitina
Una carenza di carnitina può essere dovuta all’incapacità di metabolizzare l’amminoacido stesso oppure da una dieta non equilibrata caratterizzata da un apporto inadeguato di questo composto.
Essendo tale composto principalmente assunto attraverso la carne, il deficit di carnitina è piuttosto comune per chi segue un regime alimentare vegetariano. A tal proposito consigliamo la lettura del valido articolo su come integrare in caso di carenze nella dieta vegetariana.
I sintomi del deficit di carnitina e l’età in cui compaiono dipendono dalla causa. In casi gravi un suo deficit può causare necrosi muscolare, mioglobinuria (escrezione urinaria anomala di mioglobina), miopatia da accumulo di lipidi, ipoglicemia, fegato grasso, iperammoniemia con dolore muscolare (esagerato surplus di ammoniaca nel sangue), affaticamento, confusione e cardiomiopatia.
La diagnosi è basata sui livelli di acilcarnitina sierici, urinari e tissutali. In forme più leggere vi sono sintomi quali miastenia e stanchezza muscolare, spossatezza e fatica mentale.
L’integrazione di carnitina rappresenta un possibile rimedio in tali circostanze, ma è altrettanto valido per attenuare deficit di lieve entità.
Come integrare la Carnitina
La carnitina è disponibile sul mercato in diverse formulazioni, per via orale, endovenosa o in soluzione per infusione. Tralasciando le ultime, che necessitano dell’intervento del medico curante per la somministrazione delle stesse, la carnitina viene venduta sia in farmacia che nei negozi specializzati in integratori alimentari.
Integratori di Carnitina
È possibile optare per integratori di carnitina pura oppure in combinazione con altri amminoacidi. Tali integratori sono disponibili sul mercato in diversi formati:
Bevande
Pratiche confezioni con soluzione in forma liquida, le bevande a base di carnitina sono pronte da bere e pratiche in particolare per chi fa sport all’aperto o in palestra. In genere sono in formato da 500 ml o da 1000 ml.
- “Carnitin Drink”, di All Star (500 ml, 160 mg/100g)
- “L – Carnitine Drink”, di BioTechUSA (500 ml, 150 mg/100g)
- “L-carnitine Water”, di Weider (500 ml, 125 mg/100g)
- “Burn Out”, di +Watt (500 ml, 125 mg/100g)
Bevande concentrate
Integratori liquidi ad alto dosaggio. Devono essere diluiti ma offrono il vantaggio di essere più economici rispetto alle bevande. Una porzione in genere è di 15 ml in 250 ml di acqua, si consiglia di leggere in ogni calo le avvertenze del produttore.
- “L-Carnitine 100.000 liquid”, di BioTechUSA (500 ml, 20%)
- “L-Carnitine Concentrate”, di Inkospor X-Treme (1000 ml, 15%)
- “L-Carnitine Drink”, di EaFfit (500 ml, n.d.)
- “L-Carnitine +Chrome”, di BioTechUSA (500 ml, 7% carnitina, 0,2% cloruro di cromo)
Compresse e capsule
Le compresse e le capsule di Carnitina rappresentano la formulazione più comune. Possono essere facilmente portati ovunque ed è semplice gestirne il dosaggio.
Compresse:
- “L-Carnitine”, di BioTechUSA (60 compresse, 1000mg)
- “Carnidyn Plus”, di Alfasigma (18 compresse masticabili da 3g)
Capsule:
- “L-Carnitina Carnipure”, di Vegavero (120 capsule)
- “L-Carnitina 2000 sport”, di N2 Natural Nutrition (150 capsule, 2000mg)
- “Carnitine 1000”, di Yamamoto (90 capsule)
Compresse effervescenti:
“L-Carnitine”, di BioTechUSA (20 compresse effervescenti)
In polvere
Adatte per essere miscelate in milkshakes, sono la soluzione ideale per chi vuole la massima autonomia nel dosaggio e nel combinare ingredienti differenti. Il lato negativo è che, non essendo porzionato, come avviene per capsule e compresse, si rischia di eccedere nelle dosi.
- “L-Carnitine Pure”, di Vit4ever (300 g)
- “L-Carnitine Xplode”, di Olimp Sport Nutrition (360g)
- “L-Carnitin Base Pulver”, di Myupps (100g)
- “L-Carnitin”, di buXtrade(500g)
Fiale
Le fiale sono facili da trasportare, facili da assumere e permettono un attento monitoraggio dei dosaggi. Possono essere assunti sia in forma pura che diluiti.
- “L-Carnitine 3000 Sport”, di N2 Natural Nutrition (20 fiale, 3000 mg)
- “L-Carnitine 3000”, di BioTechUSA (fiale da 25 ml)
- “Carnitine”, di Syform (20 fiale da 25 ml, 500 ml)
- “Carnitene”, di Alfasigma (10 fiale da 10 ml, 100 ml)
- “L-Carnitine 2000”, di Inkosport (20 fiale da 25 ml, 500 ml)
Barrette energetiche
Sono la soluzione ideale per chi necessita di un boost energetico combinato con l’azione della carnitina. Tra le più interessanti sul mercato ci sono le seguenti barrette energetiche:
- “Go Energy” di BioTechUSA (748 mg/100g)
- “Protein Energy” di GoMo Energy (450 mg/100g)
- ProteinPlus” di PowerBar (200 mg/100g)
[1] Effetti della supplementazione di L- carnitina sulla pressione sanguigna, Moein Askarpour ,Amir Hadi e altri
[2] Uso della terapia con carnitina in casi selezionati di infertilità maschile, Andrea Lenzi, Francesco Lombardo , Paolo Sgro e altri
[3] Effetto della l-carnitina e/o l-acetil-carnitina nel trattamento dell’infertilità maschile, Xin Zhou, Fang Liu, Suodi Zhai
[4] L-acetilcarnitina: un farmaco antidepressivo meccanicamente distintivo e potenzialmente ad azione rapida, Santina Chiechio, Pier Luigi Canonico, Mariagrazia Grilli
[5] Somministrazione di levocarnitina in soggetti anziani con rapido affaticamento muscolare, Giovanni Pistone 1, Angela Marino e altri
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